Venezia: tutti i colori di Leonio Berto

“Venezia: tutti i colori di Leonio Berto”

In mostra alla Gran Guardia
Dal 19 febbraio al 3 aprile 2022
Info: padovacultura.it; padovaeventi.comune.padova.i
info@mignon.it / www.mignon.it

Sabato 19 febbraio 2022, nella sala della Gran Guardia, in piazza
dei Signori a Padova, sarà aperta al pubblico la mostra fotografica
“Venezia: tutti i colori di Leonio Berto”.
L’esposizione, ideata dal Gruppo Mignon e realizzata in
collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di
Padova, sarà visitabile, a ingresso libero, fino al 3 aprile 2022, dal
martedì alla domenica, con orario: 09:30-12:30/15:00-18:00;
chiuso il lunedì.

 

“Una sequenza di fotografie è come una proiezione di fotogrammi: una proiezione, fermata nei punti
salienti, che serve a custodire la storia nella memoria. Gli intervalli tra le fotografie sono importanti
quanto le immagini, per quanto essi vengano riempiti da chi osserva grazie a ciò che lui stesso può
ricavare dalle intenzioni dell’artista e dalle implicazioni del soggetto”. Questa frase, pronunciata dal
fotografo statunitense Minor White, ben si addice al contenuto visivo di questa mostra, fortemente
voluta dal Gruppo Mignon, per ricordare Leonio Berto a tre anni dalla sua scomparsa.
In esposizione una serie di scatti su Venezia, rigorosamente a colori, realizzati da Leonio nell’arco di
vent’anni ed estratti dal suo immenso archivio fotografico.
I punti salienti di una città straordinariamente atemporale e cangiante, come Venezia, sono
cristallizzati in immagini decisamente seducenti. La ricerca visiva di Leonio Berto è quella di uno
street photographer atipico. Il soggetto viene restituito sempre governato da una proporzionata
quadratura geometrica, come in una ripresa settecentesca o in un dipinto prospettico partorito dalla
mente fervida di Mantegna o dalla mano meticolosa di Piero della Francesca. Com’è possibile che ciò
accada in una città stravolta dal turismo bieco degli ombrellini innalzati dalle guide antesignane di
flussi d’anime da purgatorio compresse nelle calli di Venezia? Dov’è quell’invivibilità che caratterizza
la Serenissima di secolari viaggiatori alla ricerca dello scorcio stereotipato da cartolina? Berto depura
la lettura fotografica veneziana dei grandi maestri e ci accompagna attraverso un nuovo linguaggio
alla composizione, alla forma e soprattutto al sapiente equilibrio delle vibrazioni cromatiche, che
Venezia offre in tutte le stagioni. Ciò che maggiormente colpisce nelle riprese fotografiche di Berto è
la freschezza dell’inquadratura mai alterata e mai manipolata. Venezia: tutti i colori di Leonio Berto è
la sintesi di un lungo lavoro che copre vent’anni di riprese nella città lagunare, dove il controllo
formale e costruttivo dell’immagine è perseguito per realizzare un ordine mentale affine al lirismo di
un musicista. Verso quell’altra Venezia ufficiale, turistica, speculativa, Berto ha un senso discreto del
pudore, quasi smarrisce la mancanza di un rapporto di lavoro che possa legare assieme le
componenti dell’immagine; i camerieri di un ristorante, gli operai del porto e i venditori ambulanti
trovano il loro posto, il canale della Giudecca e la nave da crociera che attraversa il bacino di San
Marco rivelano la loro diversa scala. Ritagliare un frammento di vita quotidiana a Venezia nell’animo
più sordo e insensibile. Le fotografie qui proposte hanno un forte appeal che le rende incredibilmente
comunicative o spiazzanti grazie a una sottile vena d’ironia.
Per passare dal tangibile all’intangibile è spesso d’aiuto il paradosso. E come racconta, ancora una
volta, Minor White: “Perché il fotografo possa svincolarsi dalla tirannide dei fatti visivi dai quali
dipende completamente, il paradosso è l’unico strumento possibile. Una volta liberatosi dalla tirannide
delle superfici e delle strutture, della sostanza e della forma, il fotografo potrà raggiungere la verità
dei poeti”.
Berto, nel suo racconto inedito, cogliendo le variazioni grafiche e cromatiche di una città
magicamente fluttuante, incarna esattamente questa ideologica verità.
Info: padovacultura.it; padovaeventi.comune.padova.it
info@mignon.it / www.mignon.it

 

 

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